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Germogli: come autoprodurseli

I germogli rappresentano la parte più viva delle piante e, nonostante la loro preparazione sia semplicissima, non sono molto conosciuti nella cucina occidentale. Non sono altro che il chicco (o il seme) di alcuni cereali, legumi o verdure lasciato germogliare in ambiente umido.

Sono ricchissimi di vitamine, enzimi, oligoelementi e aminoacidi essenziali e, se lasciati qualche ora al sole, anche di clorofilla. Per usufruire al meglio dei loro benefici, è fortemente consigliato di consumarli crudi. Si possono far germogliare semi di ceci, lenticchie, soia verde, grano, riso, avena, miglio, fieno greco, lino, erba alfa-alfa e tanti altri. Da evitare semi di solanacee (pomodoro, peperone, melanzana, patata) e fagioli, perché contengono sostanze tossiche e alcaloidi. Ovviamente i semi scelti devono essere integrali e non trattati.

 Vediamo come autoprodurceli in casa.

  • Sciacquare bene i semi (una porzione equivale a circa un pugno) e tenerli in ammollo per 24 ore
  • Togliere dall’ammollo e conservarli in ambiente umido, buio e fresco. Ci sono varie possibilità: si possono mettere in un piatto coperto da un panno umido e da un altro piatto capovolto, oppure in un sacchetto di fibra naturale adatta agli alimenti (canapa, lino, juta, cotone) da tenere appeso oppure, per grandi quantità, in una damigiana a bocca larga, stesa di lungo, con una garza applicata con un elastico sull’imboccatura.

Teniamo in considerazione che i germogli, per crescere bene, hanno bisogno di umidità e di spazio, quindi evitiamo di metterne troppi perché altrimenti alcuni non germoglieranno, e sarà più facile la formazione di muffe e odori sgradevoli.

  • Ora procedere, anche due volte al giorno se la temperatura non è fresca, a risciacquarli e rimetterli, sempre umidi, nel contenitore che abbiamo scelto. Ci sono semi che rilasciano molta mucillagine, come quelli di lino, sesamo o rucola, ed è consigliabile risciacquarli più volte in una giornata.

Questa operazione va fatta per 3-6 giorni, a seconda del seme scelto e della lunghezza desiderata.

  • Una volta pronti, lasciamoli 3-4 ore alla luce solare non diretta. In tal modo produrranno clorofilla e andranno ad arricchire i loro già elevati valori nutrizionali.
  • E’ consigliabile mangiarli subito, ma con una corretta conservazione, in contenitori di vetro o terracotta da riporre in ambiente buio, fresco e aerato, possono conservarsi anche una settimana.

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