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Cosa sono le allergie alimentari?

Le allergie alimentari sono delle rapide reazioni immunomediate scatenate dall’assunzione di alcuni alimenti (allergeni). Non vanno confuse con le intolleranze alimentari, caratterizzate da reazioni più blande e con tempi di risposta più ritardati nel tempo. Diversamente da queste ultime, inoltre, le allergie alimentari stimolano la produzione di anticorpi della classe IgE, sebbene esista una minoranza di allergie non IgE mediate.


Che conseguenze hanno le allergie alimentari?

L’assunzione di un alimento a cui il soggetto è allergico genera un’immediata risposta del sistema immunitario, che reagisce nei confronti delle sue proteine. La sintomatologia in questo caso è molto variegata: la reazione alla presenza dell’allergene può verificarsi nell’apparato gastrointestinale, respiratorio o a livello dell’epidermide. Nelle forme più gravi si parla di anafilassi (reazione di ipersensibilità del I tipo), che normalmente si manifesta in angioedema (gonfiore) e può portare allo “shock anafilattico”.

L’esatto meccanismo fisiopatologico non è tuttavia stato ancora riconosciuto, sebbene esistano numerose ipotesi in merito.

Quanto incidono le allergie alimentari?

Si manifestano nei bambini con un’incidenza intorno al 6%, mentre negli adulti il dato si attesta sull’1-2%, a dimostrazione del fatto che le allergie, sebbene non sempre e non tutte, sono superabili. Recenti ricerche indicherebbero comunque un aumento dei casi nel mondo occidentale.

Da cosa sono causate le allergie alimentari?

Molto probabilmente dalla genetica. Infatti, sebbene non siano stati ancora identificati geni specifici, se si ha un parente con una specifica allergia ci sono più probabilità di riscontrare la stessa allergia rispetto alla media.

Quali sono i principali allergeni?

Gli allergeni più comuni sono il latte, le uova, le arachidi, la soia, gli anacardi e il sesamo, derivati compresi. Altri alimenti, tollerati però più facilmente, sono gamberi, vongole, nocciole, ciliegie e il grano (non si confonda l’allergia al grano con l’intolleranza al grano, o celiachia).

Come si testano le allergie alimentari?

Per diagnosticare con certezza un’allergia alimentare sono necessari due livelli di test.

Il I livello prevede i comuni test cutanei o il RAST test, che possono orientare lo staff medico verso un approccio mirato di II livello.

Test cutanei: prick by prick, prick test, scratch test.
RAST test: prevede la verifica del dosaggio delle IgE specifiche.

Il II livello prevede due diversi approcci: la dieta di eliminazione o il test di provocazione orale. Quest ultimo è considerato in ambiente medico l’unico vero e proprio test per le allergie, giacché la dieta di eliminazione prevede una collaborazione da parte del paziente ed è per questo soggetta a maggiori errori di valutazione (dei sintomi, per esempio).

Come si curano le allergie alimentari?

Le allergie alimentari non sono curabili, ma si può sviluppare naturalmente una tolleranza alle sostanze in questione. Vanno comunque trattate e l’approccio immediato prevede la dieta di evitamento, associato a counseling dietetico per integrare i nutrienti forniti precedentemente dall’allergene.

In caso di emergenza è utile avere con sé un kit di emergenza antiallergico contenente un autoiniettore di adrenalina, antistaminici e steroidi iniettabili. È allo stesso tempo vivamente consigliato avere tra i propri documenti la segnalazione delle proprie allergie per aiutare eventuali soccorritori.

 

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